Tutto sull’esame delle urine in gravidanza
È ufficiale: fra 9 mesi sarai mamma! Se sei in gravidanza, devi sapere che l’esame delle urine – insieme agli esami del sangue - è uno dei test che ti toccherà eseguire con maggiore frequenza: rivelerà a te e al tuo ginecologo se tutto sta procedendo al meglio, se sei a rischio diabete o sei hai un’infezione alle vie urinarie in corso.
Previeni il diabete gestazionale
Perché devi svolgere così frequentemente l’esame delle urine, in media una volta al mese? La risposta è semplice: è proprio questo l’esame che ti consente di monitorare e prevenire 2 delle principali patologie più comuni in gravidanza, ovvero il diabete gestazionale e la preeclampsia. Entrambe sono infatti legate alla concentrazione di glucosio delle urine.
In gravidanza aumentano le infezioni
Dal momento che sei incinta, ti dobbiamo avvisare che in gravidanza è più probabile che tu possa andare incontro a disturbi causati da batteri di origine intestinale. Tutta colpa del progesterone che fa rilassare e dilatare la muscolatura della tue vie urinarie. Risultato? I batteri rimangono più volentieri e si moltiplicano. L’esame delle urine anche in questo caso ti dirà se ci sono fattori di rischio in questa direzione.
Vai dal ginecologo con il referto
Quando ritirerai il referto, l’unica cosa che puoi fare è andare dal tuo ginecologo per una corretta interpretazione dei risultati. Ma, a titolo informativo, ti raccontiamo brevemente come è composto.
Il referto dell’esame delle urine si divide in 2 parti
Ti ritroverai per le mani un referto suddiviso in 2 sezioni: la descrizione dell’esame chimico-fisico e la valutazione del sedimento delle parti corpuscolate dell’urina. Si tratta di tutte quelle particelle che si depositano sul fondo della provetta in seguito al processo di centrifugazione. Ovviamente, i risultati delle 2 sezioni sono strettamente correlati tra di loro: insomma, si completano vicendevolmente.
La prima parte del referto, quella meno importante
L’analisi chimico-fisica delle urine in gravidanza è quella meno rilevante perché è un esame quasi esclusivamente visivo. I primi valori che leggerai nel referto parleranno di densità, ph e aspetto o colore. Ad esempio, le tue urine potranno risultare più “cariche” se bevi poco, mentre saranno più chiare e trasparenti se sei una bevitrice assidua e regolare. Tutti questi dati, però, se isolati e analizzati singolarmente, non forniscono indicazioni rilevanti per il tuo ginecologo.
Le analisi fisiche ti dicono se sei a rischio aborto
L’analisi chimico-fisica però serve anche a rilevare se sei ipoteticamente a rischio di aborto: se le tue urine appaiono leggermente macchiate potrebbe significare che stai avendo delle piccole perdite di sangue e il pericolo di un aborto potrebbe essere alle porte. Anche in questo caso, però, per il tuo ginecologo non rileverà il dato singolo, ma lui stesso attuerà una lettura comparata con gli altri risultati: potrebbe infatti trattarsi di una semplice cistite o di una piaghetta, quindi non allarmarti subito.
Quelle sostanze che non dovrebbero comparire nelle urine
Le indicazioni più utili tratte dall’analisi chimico-fisica delle tue urine si ottengono invece dalla presenza di alcune sostanze che avrebbero dovuto essere assenti. E invece, per qualche motivo, fanno la loro comparsa all’interno delle tue urine. Qualche esempio? Nitriti, corpi chetonici, emoglobina... senza dimenticare proteine - sopra una certa soglia sinonimo di preeclampsia - e glucosio - campanello d’allarme del diabete gestazionale.
Guarda i leucociti per sapere se hai un’infezione
La seconda parte del tuo referto prende in esame l’analisi del sedimento delle urine e potrà svelare al tuo ginecologo se hai un’infezione in corso. Il valore più importante da guardare sono i leucociti: se sono compresi tra 4 e 8 significa che la situazione è sotto controllo. Se sono superiori vuol dire che, senza ombra di dubbio, hai un’infezione.