Gravidanza a rischio con l'ipertensione
L’ipertensione in gravidanza è un fenomeno che riguarda tra il 6 e l’8 per cento delle donne incinte e rappresenta la più importante causa di mortalità materna e fetale. Spesso, la complicazione principale è legata alla necessità di anticipare il parto in epoca molto precoce per tentare di limitare ulteriori problemi.
L’ipertensione in gravidanza include un ampio spettro di patologie: dall’ipertensione gestazionale fino a manifestazioni più gravi come la preeclampsia e l’eclampsia. I disturbi legati all’ipertensione in una donna incinta possono apparire in qualunque momento a partire dal secondo trimestre e fino a diversi giorni prima del parto. La complicazione più comune di queste patologie, quando si presentano in forme gravi, è di solito l’anticipo del parto.
L’ipertensione gestazionale spesso si risolve da sola
L’ipertensione gestazionale comporta un aumento della pressione durante la gravidanza e di solito fa la sua comparsa dopo la ventesima settimana. A volte, l’ipertensione gestazionale si traduce in un sintomo che anticipa forme più gravi di ipertensione come la preeclampsia e l’eclampsia. Nella maggior parte dei casi, tuttavia, l’ipertensione gestazionale ha uno sviluppo benigno e si autorisolve con una normalizzazione dei valori della pressione circa 3 mesi dopo il parto.
Preeclampsia: ipertensione gestazionale insieme alla presenza di proteine nelle urine
La preeclampsia è una delle patologie più gravi che si possano verificare in gravidanza. Può accadere a gestanti che soffrono già di pressione alta così come a donne normotese. In tutti i casi, però, il primo sintomo clinico della preeclampsia emerge da 2 fattori: una forma seria di ipertensione e la comparsa nelle urine di tracce di proteine, molecole che normalmente non potrebbero superare i confini del corpo umano. Questa presenza anomala è dovuta a un mal funzionamento dei reni, ai quali nel nostro organismo spetta il drenaggio dei liquidi.
Eclampsia, quando l’ipertensione colpisce il cervello
Oltre alla pressione alta, la preeclampsia è associata alla comparsa di edemi, conseguenti alla perdita di proteine, e può progredire rapidamente verso una sindrome ancora più grave: l’eclampsia. È una patologia quest’ultima che compromette il sistema nervoso centrale e provoca convulsioni spesso precedute da segni come cefalea e disturbi visivi. Anche l’eclampsia, come la preeclampsia, può insorgere in assenza di sintomi in una gravidanza apparentemente stabile e con una gestante con una pressione quasi normale.
Tutti i danni dell’eclampsia
L’eclampsia in gravidanza, oltre al sistema nervoso centrale, può danneggiare il funzionamento del rene, il principale organo coinvolto in questa sindrome. Nei casi più gravi, in aggiunta al danno renale, possono essere associati alterazioni a carico di cuore, polmoni e fegato.