Dispositivi sanitari connessi: cosa possiamo aspettarci?
Grazie ai nuovi dispositivi sanitari connessi potremo avere sempre a portata di mano i dati sulla nostra salute. Non solo: con queste tecnologie wireless saremo più consapevoli del nostro benessere e potremo partecipare attivamente al percorso di cura previsto dal medico. Tutto questo viene definito “Empowerment del paziente”. Scopriamo insieme cosa significa e perché i dispositivi sanitari connessi sono così importanti.
Secondo Medscape, autorevole rivista internazionale di medicina, il mondo della salute è in fermento. I pazienti, così come il personale medico, hanno aspettative precise sui nuovi dispositivi sanitari connessi. Ma cosa ci riserva davvero questa rivoluzione? Diagnosi più accurate, maggiore dialogo con il medico e partecipazione attiva al processo di cura. Non ci resta che scorrere tutti i vantaggi dei dispositivi sanitari connessi.
Con i dispositivi connessi il paziente partecipa al processo di cura
La penetrazione dei social media e della tecnologia mobile sui dispositivi sanitari connessi ha sancito definitivamente la centralità del paziente nel mondo dell’assistenza medica. Secondo diversi esperti, i dispositivi sanitari connessi ci trasporteranno in un’epoca in cui ogni individuo avrà sempre a disposizione tutti i suoi dati medici e avrà la possibilità di meglio comprendere sia il proprio stato di salute che le opportunità per migliorarlo. Questo fenomeno si chiama Patient Digital Empowerment e si traduce nella partecipazione attiva e responsabile del paziente al proprio processo di cura.
Che cosa significa Empowerment del paziente?
Il termine Patient Digital Empowerment è stato coniato dallo psicologo americano Bob Anderson per indicare l’inclusione di nuovi parametri nel percorso di guarigione come la storia personale, il vissuto, le relazioni sociali, l'ambiente presente e passato del paziente. E su questo fronte i nuovi dispositivi sanitari connessi possono svolgere un ruolo determinante perché garantiscono un accesso multilaterale ai nostri dati sanitari e favoriscono il dialogo con il medico. Ma non solo: il Patient Digital Empowerment è una strategia che attraverso l'educazione sanitaria e la promozione di comportamenti favorevoli alla salute, fornisce alla persona gli strumenti critici per prendere decisioni migliori per il suo benessere.
Quando il medico ti scrive su WhatsApp
Allo stesso modo, i medici sono sempre più aperti e interessati ai dispositivi sanitari connessi e, in particolare, al mondo delle app collegate. Lo rivelano per esempio le ricerche realizzate a maggio 2017 dell'Osservatorio Innovazione Digitale in Sanità su 540 Medici di Medicina Generale (MMG) e 229 Medici di Medicina Interna. Il 52% degli internisti e il 39% dei MMG utilizzano oggi app per consultare informazioni e linee guida, e rispettivamente il 45 %e il 32% per visionare articoli scientifici e report. Ma un altro dato è interessante: il 42% degli internisti e il 53% dei MMG utilizzano WhatsApp per comunicare con i propri pazienti, anche se si tratta di un canale "non certificato".
Con i dispositivi sanitari connessi si riducono le ospedalizzazioni
Uno studio del Weill Medical College dell’Università di Cornell dimostra poi che la possibilità di accesso in tempo reale ai parametri vitali di un paziente, assicurata dai dispositivi sanitari connessi, consentirà a medici, infermieri e operatori sanitari di creare cartelle cliniche trasversali, composte di dati sul paziente rilevati in diverse strutture sanitarie distribuite sul territorio. Una delle principali aspettative sui nuovi dispositivi sanitari connessi è la riduzione delle ospedalizzazioni. Medici e operatori sanitari che hanno accesso in tempo reale ai dati del paziente sono in grado di valutare meglio, e più velocemente, quando è necessario un ricovero.