Giornata Mondiale della Salute

7 aprile 2019

La salute dell’uomo sarà la grande sfida del Terzo Millennio: una delle date cardine nell’agenda mondiale è il 7 aprile, Giornata Internazionale della Salute, un importante appuntamento per confrontarsi, programmare e informare, oggi arrivato alla 70° edizione.

Come è nata.

La nascita della Giornata Mondiale della Salute affonda le sue origini nell’Organizzazione Mondiale della Sanità in modo quasi simbiotico: il 7 aprile 1948 infatti l’OMS entrava ufficialmente in vigore, un’agenzia speciale dell’Onu volta al raggiungimento da parte di tutte le popolazioni di un alto livello di salute - intesa non soltanto come assenza di malattie o infermità, bensì come pieno benessere fisico, mentale e sociale.

In onore della fondazione dell’OMS, il 7 aprile fu la data scelta per istituire – a partire dal 1950 – la Giornata Mondiale della Salute: un momento in cui ognuno dei 194 Paesi appartenenti all’OMS avrebbe dovuto fermarsi, confrontarsi, adoperarsi e darsi degli obiettivi condivisi per migliorare la condizione sanitaria della propria popolazione.

 

Perché fa bene.

Ben presto, le canoniche 24 ore di celebrazione lasciarono il passo ad attività ben più strutturate a livello globale. Il 7 aprile divenne una sorta di palcoscenico dove i Governi, le ONG, le fondazioni, le strutture mediche condividevano i progressi fatti fino ad allora e si davano obiettivi a lungo termine, individuando le principali problematiche e illuminando possibili percorsi di sviluppo. Ecco la grande importanza della Giornata Mondiale della Salute: mettere insieme le diverse emergenze sanitarie internazionali, e offrire un tavolo comune per superarle insieme. Come è facile pensare, le criticità sanitarie dei Paesi Occidentali sono (e sono state) molto diverse da quelle Africane o del Sud Est Asiatico: se nei primi i nemici da combattere oggi sono diabete, obesità e problemi cardiaci, nei secondi il primo soccorso e le epidemie virali costituiscono ancora gran parte dei motivi di sofferenza e morte prematura.

Motivo per cui ogni anno viene scelta una tematica diversa per la Giornata Mondiale della Salute: per convogliare gli sforzi in un'unica direzione, senza dimenticare nessuno.

 

E oggi?

Così, dopo aver acceso i riflettori su depressione, invecchiamento, pressione arteriosa e disturbi cronici, da due anni a questa parte la Giornata Mondiale della Sanità ha scelto di promuovere la stessa tematica, tanto importante quanto difficile da realizzare: la presenza capillare e preparata di una copertura sanitaria primaria, in ogni parte del Mondo.

La “Primary health care” è infatti da tutti ritenuta l’anello più importante della catena sanitaria: qui si giocano infatti gran parte delle politiche di prevenzione, informazione, diagnosi e primo soccorso di ogni paziente. Una copertura sanitaria primaria diffusa, qualificata ed economicamente accessibile è il primo grande passo per risparmiare vite umane, certo, ma anche tantissimi soldi che potrebbero essere reinvestiti in infrastrutture e formazione: sono miliardi e miliardi i dollari che ogni anno vengono sprecati in cure di bassa qualità, non sicure e non validate.

Il programma della Giornata Mondiale della Salute prevede un fitto scambio di conoscenze, metodi e strumenti tra i Paesi membri, al fine di livellare verso l’alto il livello sanitario mondiale. Rendendolo sempre più efficiente e sempre meno costoso.

 

Qualche informazione in più.

  • Al giorno d’oggi, circa la metà della popolazione mondiale non riceve le cure di cui avrebbe bisogno.
  • Ogni anno, circa 100 milioni di persone sono spinti sotto il livello di povertà a causa dei costi insostenibili delle cure a pagamento di cui non possono fare a meno.
  • Se nel quinquennio 2012-2016 la spesa sanitaria globale cresceva a un tasso dell’1,3% annuo, secondo il Global Health Care Outlook 2018 di Deloitte la crescita del quinquennio 2017-2021 si attesterà sul 4,1% annuo: più che triplicata.