Giornata Mondiale dell’Amicizia

30 luglio 2019

Giunta ormai alla sua 9° edizione, la Giornata Mondiale dell’Amicizia è un’occasione istituzionalizzata 8 anni fa per permettere alle comunità di trovare un momento di riflessione per prendersi cura di uno dei valori più importanti dell’uomo.

In realtà l’idea nacque molto prima del 2011: era il 20 luglio 1958 quando il Dr. Ramon Artemio Bracho, durante una cena con amici nella città paraguaiana di Puerto Pinasco, propose la creazione di un’associazione che promuovesse la solidarietà e la fratellanza tra esseri umani. Un impegno che avrebbe dovuto unire razze, religioni e culture nel nome dell’amicizia.

Così questa iniziativa pian piano arrivò fino alle Nazioni Unite, che la ratificarono ufficialmente il 27 aprile 2011 con il nome di Giornata Mondiale dell’Amicizia, da festeggiare in tutto il mondo attraverso attività, progetti e incontri.

Un amico è il miglior antidolorifico!

Sappiamo quanto è bello e importante avere un amico per il nostro spirito: un compagno fidato che custodisca i nostri segreti, accresca la nostra autostima e condivida con noi gioie e dolori della vita.
Ciò che forse non sappiamo, è che un amico porta sensibili benefici anche a livello fisiologico: insomma, fa bene al nostro organismo.

È quanto emerge da uno studio della Oxford University condotto da Katerina Johnson e Robin I. M. Dunbar apparso in “Scientific Reports”, secondo il quale le persone con molti amici hanno un'alta tolleranza al dolore: si tratterebbe di una reazione dovuta a una maggiore attività di endorfine, i neurotrasmettitori rilasciati dal cervello che svolgono la funzione di “antidolorifici naturali” del nostro corpo.

Durante questo studio, 101 adulti tra i 18 e i 34 anni sono stati invitati a rispondere ad alcune domande proprio mentre venivano sottoposti a una prova fisica lievemente dolorosa: risultato? Le persone con reti di amicizia più forti e salde hanno manifestato una maggiore resistenza al dolore.

 

Una prevenzione verso le malattie croniche.

Un altro studio condotto da un team della University of Michigan ha dimostrato come forti legami di amicizia possano essere un aiuto concreto per prevenire le malattie croniche.

La ricerca, che si divideva in realtà in 2 indagini, ha coinvolto un campione di circa 280mila persone a cui erano state richieste informazioni riguardo ai legami personali, oltre a un’autovalutazione della salute e del benessere e diverse domande sul personale stato di tensione.

È emerso che, sebbene sia la famiglia che gli amici siano stati presi come indicatore di salute e felicità, solo questi ultimi sono associati a un’aspettativa di vita più elevata in età avanzata. Ma non solo: quando le amicizie hanno generato turbamenti o tensioni, la tendenza a soffrire di malattie croniche è aumentata. Nel caso di buoni rapporti di amicizia, al contrario, è successo l’inverso.

 

Elisir di lunga vita.

Concludiamo con un articolo che arriva dalla rivista “Plos Medicine” e risale all’anno 2010, riguardo a una indagine svolta da J. Holt-Lunstad, T.B. Smith e J.B. Layton presso la Brigham Young University che si poneva l’obiettivo di stabilire quali fossero le relazioni sociali in grado di limitare il rischio di mortalità, e in quale percentuale.

Beh, tenetevi forte: una solida rete di amici, coltivata nel tempo e mantenuta anche in età adulta può allungare del 50% la nostra aspettativa di vita!

Trovare un amico è come un tesoro, ma prendersene cura può rivelarsi una ricchezza ancora maggiore: ricordiamocelo oggi, Giornata Mondiale dell’Amicizia, e ricordiamocelo anche gli altri 364 giorni dell’anno. Giorni che possono diventare più semplici e piacevoli, con un amico vicino a noi.