Giornata Mondiale senza Tabacco

31 maggio 2017

Cerotti, libri, meditazione, diete. Di rimedi anti-fumo più o meno riconosciuti scientificamente, ne è pieno il mondo. Eppure la sigaretta (semplificando, in una parola, tutte le diverse modalità di assunzione) rimane uno degli oggetti maggiormente radicati nella vita dell’uomo. Per questo non è più tempo delle soluzioni fai-da-te, e assume sempre più importanza l’affidabilità e la professionalità delle figure a cui rivolgersi per dire stop al fumo: la Giornata Mondiale Senza Tabacco nasce con l’intento di coinvolgere medici ed esperti nella creazione di appuntamenti, iniziative e incontri che possano indicare una rotta a chi intraprende questo cammino. Un cammino tanto impegnativo, quanto ricco di benefici.


Un'abitudine difficile da spegnere.

I rischi per la salute sono ormai comprovati da tempo, i divieti sono sempre più restrittivi, la tassazione sul tabacco è in costante crescita. Eppure il numero di fumatori non registra alcuna flessione – sia in Italia che nel mondo, dove anzi la presenza della sigaretta registra un seppur minimo aumento.

Nel nostro Paese sono circa 11,5 milioni i fumatori (il 22% della popolazione) rispetto ai 10,9 milioni (il 20,8%) del 2015: si tratta dei dati 2016 illustrati all’Istituto Superiore di Sanità durante il Convegno “Tabagismo e Servizio Sanitario Nazionale.” Roberta Pacifici, Direttore dell’Osservatorio Fumo, Alcol e Droga dell’ISS, spiega che “la prevalenza di fumatori in Italia rimane pressoché invariata, al di là di piccole oscillazioni percentuali scarsamente significative: in particolare, registriamo una lieve crescita nella prevalenza dei fumatori di entrambi i sessi, con un aumento più marcato negli uomini rispetto alle donne.”

Ecco perché è così importante non abbassare la guardia, portando avanti la battaglia antifumo con le due armi più potenti di cui dispone la nostra società: il dialogo e l’informazione.