Giornata Mondiale del Donatore di Sangue
Quando si pensa alle donazioni di sangue, spesso si immagina un contesto ospedaliero che riguarda operazioni, trasfusioni, trapianti. In realtà moltissime delle immagini che siamo purtroppo abituati a vedere al notiziario, portano con sé la necessità di cospicue scorte di sangue: terremoti, attentati, eventi naturali, incidenti stradali, epidemie. Per sensibilizzare la popolazione mondiale sull’importanza di una donazione partecipata e costante, dal 2004 l’OMS ha scelto il 14 giugno come Giornata Mondiale del Donatore di Sangue: attività, informazione, incontri con esperti e tanti, tanti presidi per la raccolta del sangue in diverse piazze d’Italia – e del mondo.
“Dona adesso, dona spesso”.
Una quantità sufficiente – e un accesso sicuro – a sangue ed emoderivati è fondamentale per un sistema sanitario efficiente, capace di rispondere prontamente a qualsiasi emergenza: “Grazie alla presenza di 1milione e 700mila donatori volontari il nostro Paese è un esempio a livello internazionale – ricorda Aldo Ozino Caligaris, presidente nazionale FIDAS - Tuttavia occorre mantenere l’autosufficienza di sangue faticosamente raggiunta negli ultimi dieci anni. […] L’invecchiamento della popolazione richiede un costante turn over di nuovi volontari del dono”.
Da questa esigenza è nata la campagna dell’OMS “Dona il sangue. Dona adesso, dona spesso”, veicolata in tutto il mondo al fine di rafforzare la donazione volontaria, la fidelizzazione dei donatori e soprattutto il coinvolgimento dei giovani.
Dopotutto, pensare che chiunque incontriamo per strada potrebbe essere “sangue del nostro sangue”, è qualcosa di cui andare decisamente orgogliosi!