Giornata Mondiale dei Mancini
Da “diabolici” a creativi, da diversi a geniali: è l’incredibile trasformazione culturale che negli ultimi decenni hanno vissuto le persone mancine, un tempo bersagliate da pregiudizi di ogni sorta – soprattutto religiosi, legati a superstizioni popolari – e oggi esaltate da scienziati e neurofisiologi come “portatori sani” di creatività, genialità e intuizione.
Il percorso non è stato né breve né facile: la lotta contro questo stereotipo ha incontrato forti resistenze nel corso della storia. Tra le date-simbolo di questa battaglia, una delle più evocative è sicuramente il 13 agosto 1976, scelta da alcuni movimenti britannici come giornata contro la superstizione verso i mancini proprio perché, in quell’anno, il 13 agosto cadeva di venerdì (assimilabile, nella tradizione britannica, al nostro venerdì 17).
Una data ufficializzata poi nel 1992 dal Club Lefthanders International, promotore da ormai 25 anni di iniziative di ogni tipo a tutela dei mancini di tutto il mondo.
Questione di emisferi.
Circa 11 persone su 100 nel mondo usano abitualmente gli arti sinistri in prevalenza dei destri, con una prevalenza maschile: ma se si tiene conto che ancora in diverse culture del pianeta i bambini sono costretti, fin dalla tenera età, a correggere forzatamente la loro preferenza, capiamo bene come il numero potrebbe essere ben maggiore.
Diversi studi hanno analizzato i motivi e le caratteristiche di questa abitudine: molti di essi sono giunti alla conclusione che le persone mancine utilizzino prevalentemente l’emisfero destro del cervello, quello più artistico e creativo.
A differenza dei colleghi “destri” ispirati dall’emisfero sinistro, più analitico e razionale. Ovviamente non si tratta di una legge fisica, però fateci caso: se in famiglia, sul lavoro o tra gli amici frequentate dei mancini – o lo siete voi stessi! –ora certe piccole grandi intuizioni non passeranno più inosservate!