Giornata Mondiale dell'Alfabetizzazione
Ogni tipo di progresso, sia esso scientifico, culturale o sanitario, inizia con la condivisione delle idee. Ma senza un linguaggio comune, non c’è modo di trasmettere alcun tipo di informazione: per questo l’analfabetismo è l’arma più forte che i regimi liberticidi e totalitari possono usare per mantenere il potere su vastissime popolazioni.
Conscia di questo problema, dal 1965, l’UNESCO ha scelto l’8 settembre come data simbolo della lotta all’analfabetismo: la Giornata Mondiale dell’Alfabetizzazione un appuntamento dove Stati, ONG e singole comunità, uniscono le forze creando progetti volti alla diffusione dell’istruzione e della cultura nel mondo.
Un continente senza voce.
Per quanto possa sembrare incredibile, nell’epoca della globalizzazione e dei social network, sono ancora circa 780 milioni (dati UNESCO) le donne, gli uomini e i bambini che non hanno ricevuto le basi dell’alfabetizzazione. In pratica, è come se tutta la popolazione di Europa e Oceania non sapesse leggere né scrivere.
Le conseguenze? Enormemente negative, da ogni punto di vista: povertà, mortalità infantile, diffusione delle malattie sessualmente trasmissibili, violazione dei diritti umani e mancato raggiungimento della parità di genere sono solo alcune delle catene che imbrigliano quasi un miliardo di persone nel mondo, in larga parte provenienti da Asia e Africa Subsahariana.
Soprattutto in ambito medico, poter condividere le più banali precauzioni sanitarie attraverso materiali di comunicazione, porterebbe a un miglioramento immediato delle condizioni in cui vivono numerose popolazioni sotto la soglia di povertà.
E i segnali non sono incoraggianti nemmeno nell’emisfero Occidentale, con un analfabetismo funzionale che è in lento ma costante aumento; per analfabetismo funzionale si intende “la condizione di una persona incapace di comprendere, valutare, usare e farsi coinvolgere da testi scritti per intervenire attivamente nella società, per raggiungere i propri obiettivi e per sviluppare le proprie conoscenze e potenzialità” (Fonte UNESCO).
Per questo è così importante non sottovalutare mai il potere di una corretta informazione, allenando la nostra capacità di interpretare in maniera critica ciò che leggiamo e ascoltiamo sui diversi mezzi di comunicazione.