Geloni: un problema non solo in montagna
I geloni sono un genere di lesione che riguarda zone localizzate della pelle esposte al freddo intenso. Rispetto a patologie più gravi ma sempre derivate dall’esposizione al freddo come l’ipotermia o il congelamento, i geloni sono reversibili, nel senso che si risolvono nel giro di qualche settimana. Anche se il minimo comun denominatore rimane il freddo, i geloni non sono un problema esclusivo di chi vive o pratica sport in montagna. Come scopriremo in questo approfondimento, il gelone è un imprevisto che può verificarsi ad altitudini e latitudini ben più basse.
Donne e bambini sono i più esposti ai geloni
I geloni sono provocati dall’esposizione diretta e prolungata di una parte del corpo a un freddo intenso e umido. Colpiscono principalmente la pelle, tant’è che il termine scientifico di questa lesione è “eritema pernio”, e soprattutto le sue estremità: mani, piedi, orecchie, naso e ginocchia. Quando la pelle viene colpita da un gelone si presenta, in una prima fase, giallo/grigia per poi virare nei casi più gravi verso il blu. Le zone interessate dal gelone normalmente si intorpidiscono provocando prurito, a volte accompagnato da dolore. Tra i soggetti più a rischio gelone ci sono donne e bambini, a causa dei problemi alla circolazione a cui sono predisposti, così come i fumatori e chi in generale ha problemi di pressione.
Il gelone: più rischi nel clima mite
Secondo diversi studi epidemiologici, i principali rischi legati ai geloni e alle lesioni cutanee derivate dal freddo si osservano nelle aree caratterizzate da climi invernali più miti poiché la popolazione è meno acclimatata a inverni rigidi e, di conseguenza, ha una minore capacità di adattarsi. Se si verificano eventi estremi, gli impatti si osservano non solo a livello di mortalità ma anche di numeriche di ricoveri ospedalieri e accessi in pronto soccorso. L’impatto del freddo sulla salute inizia dalla pelle ma si allarga poi a tutto il nostro organismo. In particolare diverse ricerche hanno dimostrato un incremento di rischio giornaliero di mortalità per patologie cardiovascolari e respiratorie nella popolazione anziana fino a 20 giorni successivi all’esposizione al freddo. Il gelo, oltretutto, può interagire con altri fattori: ad esempio, quando si verifica in concomitanza del picco epidemico dell’influenza stagionale, può amplificare il rischio di complicazioni sulla nostra salute.
Pelle sempre idratata contro i geloni
Uno degli antidoti naturali ai geloni, sia per chi vive in montagna che al livello del mare, è mantenere la pelle sempre molto idratata anche rispetto ai raggi del sole. In inverno non ci si preoccupa molto dei dannosi raggi UV, che invece filtrano lo stesso anche attraverso le nuvole. La ricerca medico-scientifica ha stabilito che, per prevenire geloni e lesioni da freddo, è fondamentale proteggere la pelle dalla secchezza e dall’irritazione utilizzando creme idratanti. Particolarmente efficaci, sotto il profilo della difesa della pelle, si sono dimostrate le soluzioni ad alto contenuto di alfa-idrossiacidi (acidi della frutta).