Quando la tosse diventa nervosa
Tosse nervosa e persino asma possono essere sintomi di un malessere che non ha niente a che fare con la salute delle vie respiratorie. In assenza di virus o altre infezioni, le vie respiratorie possono essere vittime anche delle cosiddette malattie psicosomatiche, soprattutto nei bambini in età pediatrica. La scienza medica ha ricostruito, con il supporto della psicologia, l’evoluzione di questi disturbi che partono dalla psiche ma si esprimono a livello fisico. Approfondiamo insieme l’argomento.
Quei sintomi senza patologia
I sintomi psicosomatici sono dovuti a una serie di disturbi che si collocano tra la nostra dimensione psichica e il corpo, soprattutto nei bimbi. Come testimoniato da diversi studi, nella pratica quotidiana i medici e pediatri possono incontrare piccoli e grandi pazienti che, anche in presenza di sintomi evidenti, non mostrano alcuna infezione o altra patologia alle vie respiratorie. In questi casi, la scienza medica parla di mancanza di “obiettività organica”: non ci sono, in altre parole, elementi rilevabili dalla medicina che si possano ricondurre ai sintomi. Quando tutti gli esami danno un esito negativo, in altre parole, è il momento di cercare altrove.
Il corpo come mezzo di espressione
In situazioni di questo genere, è utile analizzare anche i fattori psichici o conflittuali che potrebbero essere in grado di spiegare l’insorgenza di questi sintomi. La psicologia dell’età evolutiva ha dimostrato ad esempio come i bambini spesso ricorrano al proprio corpo come strumento privilegiato per esprimere il proprio “dolore”. Il corpo è infatti il primo mezzo con cui l’essere umano si pone in relazione con le figure significative della sua vita e per questo motivo diviene luogo di veicolazione d’importanti messaggi riguardanti la qualità dei propri legami affettivi e della strutturazione del Sé. Nella cura del “dolore”, pertanto, il modello clinico d’intervento diagnostico e terapeutico tiene conto sia della sfera somatica che di quella emotiva. Molti di questi disturbi psicosomatici sono catalogati con l’etichetta “difficoltà respiratorie” e comprendono tosse nervosa e crisi pseudo-asmatiche (la cosiddetta asma intrinseca).
Tosse nervosa per richiamare l’attenzione
Uno dei disturbi psicosomatici più frequenti - soprattutto nei bambini - è la tosse nervosa, conosciuta anche come tosse psicogena o ticcosa proprio perché si presenta sotto forma di un tic compulsivo. I sintomi sono caratterizzati da colpi reiterati di tosse secca, persistente solo di giorno ma molto rumorosa. Sul piano psicodinamico, alcune ricerche hanno interpretato il sintomo tosse come un bisogno di difesa nei confronti del rischio conflittuale. Sul piano psicologico, la tosse nervosa potrebbe servire all’individuo per gestire quei rapporti altrimenti fonti di disagio. È quello che si chiama “attirare l’attenzione” per esempio, un bambino potrebbe voler accattivarsi le coccole di un genitore o l’amicizia dei compagni di scuola. In alcuni di questi casi, una psicoterapia di sostegno potrebbe aiutare a affrontare i disturbi rinforzando anche la sicurezza di Sé.
L’asma intrinseca è un sintomo di ansia
Un altro sintomo di disturbo psicosomatico delle vie respiratorie sono le crisi pseudo-asmatiche o asma intrinseca. La ricerca medico-psicologica ha associato questi eventi alla sintomatologia somatica dell’ansia che, come nel caso della tosse nervosa, è spesso dovuta dall’incapacità di superare un conflitto in maniera adattiva. Nel bambino ad esempio può esprimersi sotto forma di paura di sbagliare e di perdere approvazione e affetto, o come ansia di separazione da figure significative, soprattutto genitoriali quando questa avviene in i tempi e modi inaspettati.