Inspirare... espirare: il viaggio dell’aria nel nostro corpo
Lo facciamo oltre 15 volte al minuto, una volta ogni quattro secondi. Respirare è un atto primordiale della vita e il nostro organismo ha un sistema ad hoc per introdurre aria, e soprattutto ossigeno, nel nostro corpo. Si chiama apparato respiratorio ed è un insieme di organi che hanno il compito di rifornire di ossigeno le cellule e di eliminare l’anidride carbonica rilasciata dall’ossidazione delle sostanze organiche. Nell'uomo l’apparato respiratorio si sviluppa tra i polmoni e le vie aeree articolate da naso, faringe, laringe, trachea e bronchi. Scopriamo di seguito come funziona questo sistema così sofisticato.
Il naso, vigile della respirazione
Ebbene sì, è il naso il protagonista della respirazione; infatti, se si respira bene dal naso, significa che solo aria purificata, umidificata e riscaldata in modo ottimale raggiunge i nostri polmoni. L'aria infatti entra nel naso dalle narici e inizia il suo viaggio nel corpo umano attraverso le due cavità nasali che sono simili a dei canali con gli argini ricoperti da muco. L’immagine potrebbe essere poco edificante ma in realtà il muco ha una funzione fondamentale per la nostra respirazione perché umidifica l’aria e trattiene microbi e polvere che altrimenti rischierebbero di introdursi “illegalmente” nel nostro organismo. Nelle pareti delle cavità nasali sono concentrati anche capillari sanguigni che riscaldano l’aria successivamente filtrata da batterie di piccoli peli.
Nell’imbuto della laringe
Una volta superate le cavità nasali, l’aria umidificata e filtrata entra poi nella faringe, un organo che nella parte inferiore comunica sia con l’esofago che con la laringe. Nella faringe, che è parte anche del sistema digerente, aria e cibo possono convivere pacificamente. Superato questa “mix zone”, l’aria si dirige verso la laringe, l’organo a forma di imbuto rovesciato che ospita le corde vocali ed è formato da 5 pezzi di cartilagine, di cui uno forma l’epiglottide e un altro il cosiddetto “pomo d' Adamo”. Attraversata la laringe, l’aria passa poi nella trachea, simile a un tubo flessibile lungo oltre 10 centimetri e formato da anelli cartilaginei a forma di “c”. La trachea è collocata di fronte all’esofago e sulla sua parete interna sono distribuite una serie di ciglia che muovendosi dal basso verso l’alto permettono di eliminare impurità ed eventuali corpi estranei.
Dai polmoni all’aria espirata
L’aria conclude il suo viaggio sotto la trachea dividendosi tra 2 rami conosciuti come bronchi. Ognuno di questi 2 bronchi termina con una microscopica cavità ricca di vasi sanguigni. Dai bronchi infine si passa nei polmoni, costituiti da 300 milioni di alveoli. Il polmone destro, più voluminoso, è suddiviso in 3 lobi, mentre il sinistro è suddiviso solo in 2 lobi per far spazio alla punta del cuore. L’ossigeno contenuto nell’aria si dirige invece verso i mitocondri, i motori energetici delle cellule. Tutto quello che resta dell’aria, anidride carbonica, acqua, prodotti di rifiuto, passano dalle cellule al sangue che le porterà agli alveoli per essere poi eliminate con l’aria espirata.